venerdì 20 febbraio 2015

La PEC, le Fatture PA e la merda nel cervello

Quest'oggi vi parlerò di una tipologia di utente che pensa di avere dalla sua una base solida di conoscenza informatica, questo se per base possiamo anche includere le pedane di legno. Perché la testardaggine di queste persone supera di gran lunga la lignea caratteristica del Baobab africano. Basti pensare che la telefonata di presentazione qualche giorno addietro e' stata:

Io: Buon giorno, io sono D. e mi occupo della configurazione del sistema
Lui: Ah, lei e' il sistemista quello bravo!
Io: si fa quel che si puo'!
Lui: prego mi dica
Io: Si, allora, il collegamento avviene tramite bla bla bla ed il tutto funziona con bla bla bla
Lui: ahah, non serve che me lo dica, certo lei non puo' sapere che io me ne intendo di queste cose!
Io: (guardo il quadro keep calm e respiro profondamente)

Ad ogni modo, conoscendo il pero, mi appresto a risolvere la problematica riguardo la configurazione nel programma della posta PEC da utilizzare per l'invio di fatture varie alle Pubbliche Amministrazioni, chi lavora nel settore sa di cosa parlo, chi non ci lavora so cosa si risparmia, e onestamente vorrei essere al loro posto, ma questo mi tocca purtroppo farlo. Preso da sacro furore chiedo i SUOI estremi come utente e password della PEC che saranno inseriti nel programma, idem chiedo con che provider hanno attivato la stessa, Aruba o altro. L'utente inizia a snocciolarmi mille discorsi riguardo la "praivasi" delle password e del quantitativo enorme che uno professionista ne debba avere, si prodigra in discorsi inerenti il nuovo Windows 10 e si vanta di essere iscritto "al tec net", una news letter di m$ in sostanza. Ad ogni modo:

Io: Si salve, rieccoci...allora, mi dica...
Lui: Le devo spiegare cosa mi serve?
Io: No, io so cosa le serve, mi occorrono i dati della sua posta per poterla configurare come ho chiesto alla mia collega...è su Aruba?
Lui: Mmmh si, io ho la pec, che siamo convenzionati con la $%%&$$ che poi passa il tutto da $&$!!"£ e poi tramite i comitati degli studi siamo a £$$%$£$ e poi i server alla fine sono pop3s.pec.aruba.it
Io: Quindi Aruba.
Lui: Si, Aruba.
Io: Ok, click qui click li
Lui: ...fermo, qui ho gia' fatto io!
Io: Fatto cosa?
Lui: La conf della mail ecc...
Io: Non penso, va configurato altro prima....e lo faccio io generalmente...
Lui: ...
Io: ok, fatto! Mi occorre adesso l'utente e la password della posta...
Lui: mmmh la password
Io: si, la password
Lui: Devo trovarla adesso...serve per forza? (lui iscritto al tech net)
Io: e si, purtroppo si...(io iscritto a bastardidentro.it)

Lo vedo aprire "autluc" e lo fermo..

Io: Aspetti un attimo...qui ci sta la posta configurata, giusto?
Lui: Si

Trasferisco mpview e con un click ho l'elenco completo delle pass memorizzate nel computer.

Io: ecco fatto, tutto pronto!
Lui: mh, ok...
Io: Per il resto si sentira' con la mia collega...
Lui: vaaabene...

Maledette "pesuord"!

D.

sabato 14 febbraio 2015

Il guasto ADSL questo sconosciuto HOME EDITION

Accade a volte, che il tennico abbia bisogno di un altro tennico, nella fattispecie oggi mi sono trovato nella su detta necessità in quanto la linea adsl casalinga soffriva di problemi quali disallineamento della portante, mancanza totale della stessa e generalmente tutto ha inizio con uno squillo telefonico al quale rispondendo si sentono voci più o meno zozze di tue tizi che amoreggiano (non sto scherzando), oggi essendo san valentino la cosa me la aspettavo da un momento all'altro ovviamente, e cosi accadde.

Tralasciando l'ilarità della cosa, che ammetto mi ha regalato vere perle in tecniche di seduzione (mettiti alla nuda, mamma mia quanto mi piaci aah sii, ma du cuirnuto i to marito è pazzo a non prenderti tutta!!), questo guasto mi ha discretamente frammentato le palle, riaprendo quindi la chiamata per l'ennesima volta, ricevo (fumata bianca) la chiamata del tennico (di quello vestito in tuta blu e valigetta degli attrezzi) il quale gentilmente e molto professionalmente verifica tutte le connessioni in centrale non rilevando nulla di allarmante. Procedo quindi ad invitarlo a visitare le connessioni direttamente qui nel palazzo, prendo le chiavi dell'armadio e scendo, mi si presenta davanti il mio perfetto alter ego tennico telefonico! Ragazzo sulla trentina, pizzetto, orecchino, magari leggermente in sovrappeso e assolutamente insoddisfatto dell'ignoranza stratificata dei clienti cui dedica il suo prezioso tempo, armeggiando tra fili, pinzette, test sulla linea ed altro, mostro l'apprezzamento snocciolando domande inerenti (piastre atm, attenuazione, margini di rumore ecc...), le quali lo fanno ben sperare per il futuro del mondo. Comunico che sono anche io un tennico, e stringiamo quindi una solida fratellanza che ci porta ad una serie di aneddoti sull'assistenza tennica, tra l'altro sembra soffrire come me di tutta una serie di amici ed amici di amici, che lo circondano delle richieste più disparate! Ormai consapevole di stare parlando con un suo pari, decide di lasciarmi il numero di telefono per chiamarlo direttamente, comunicandomi a priori che comunque, lui al telefono non risponde mai ma vuole mandato un sms per capire prima di cosa si sta parlando! Inutile dire che ho confermato che è la mia medesima tattica per evitare di stare sempre al telefono per ogni minima cosa!

Per san valentino fa come me, chiama l'assistenza tennica telecom, se sei fortunato, può capitarti lui...

Tennico di livello 100

Oppure lui...

In questo caso...meglio riattaccare e riprovare!

Dario




venerdì 13 febbraio 2015

Queste maledette password, rovinano sempre tutto, loro non vi capiscono!!!

I tennici generalmente hanno una facoltà, che si acquisisce nel corso delle ere e che generalmente si tramanda da tennico a tennico (amen), ovvero quella di custodire all'interno di uno scrigno fatato, l'elenco completo delle password di tutto, che sia dalla connessione wifi del vicino (wpa2-psk lunga un metro), alla password dell'utente di Skype, passando ovviamente per quella oscura "password di gestione del router", oscura in quanto utilizzata solo dai "tennici specializzati".

Ma andiamo per ordine, nella nostra azienda forniamo assistenza ai più disparati ed ai più disperati utenti, che forti delle loro solide basi di ignoranza, forniscono al sotto scritto, una miriade di spunti per farsi due risate, ma a volte le risate sono talmente tante da sfociare nella disperazione. Se sei furbo fai un contratto di assistenza, con tale contratto puoi assicurarti i miei servigi inclusi anche piacevoli chiacchierate da telefono amico, nel caso di festività potresti avere la fortuna di ricevere dei convenevoli auguri.

MA NON E' QUESTO IL GIORNO!

Il giorno è uno di quelli in cui IO dovrei sapere qualcosa che qualcuno pensa che io debba sapere perché un altro ha detto "ripeti il nome Dario per tre volte e Dario apparirà!", eseguito quindi il rituale, giunge a me la chiamata da quel dispensatore di problemi che è il telefono posto sulla scrivania, consapevole già del tipo di richiesta (configurazione router per terminal server su uindos) mi connetto allo sventurato e cerco di accedere alla configurazione del router, un normale Atlantis cui lo ammetto, tempo addietro suggerii il cambio password poiché quella predefinita non rispettava "standard sulla sicurezza" se avessi detto stendini sulla terrazza, probabilmente avrebbero capito la stessa cosa. Ad ogni modo sta password nessuno la sa, la mia sfera di cristallo si rifiuta di funzionare, alla mia richiesta "ma non avete magari segnato la password da qualche parte?il vostro tennico?magari lui?" ricevendo tre NO di fila mi sento anche dire "ma tu non te la ricordi?" certo, del resto per che cosa mi pagano, per fare il san pietro delle vostre password. SE-NE-PAR-LA-LU-NE-DI'.

Arrivederci